POD” è un acronimo derivante dal termine inglese “Point of Delivery”, che in italiano viene tradotto come “punto di consegna”. Si tratta, in termini pratici, del punto fisico in cui l’energia elettrica fornita dalla rete di distribuzione viene consegnata al cliente: un codice alfanumerico che identifica un’utenza della luce in modo univoco, un po’ come il codice fiscale fa riferimento a una specifica persona.

È importante non confondere il codice POD, che identifica esclusivamente la fornitura di energia elettrica, con il codice PDR, che è invece relativo alla fornitura del gas. Il POD è anche diverso dal codice cliente, che si compone di una serie di numeri con cui il fornitore di energia identifica il cliente all’interno del proprio sistema gestionale.- e che quindi cambia nel momento in cui si procede ad un cambio fornitore.

Al contrario del codice cliente, il POD rimane invece sempre invariato, perché è associato non al cliente, ma al contatore, ossia al dispositivo che misura i consumi di energia elettrica all’interno di un’abitazione.

Come riconoscere il codice POD?

Il codice POD viene assegnato in modo automatico al momento dell’allacciamento della fornitura elettrica, è composto da 14 o 15 caratteri alfanumerici e inizia sempre con la sigla “IT” che fa riferimento all’Italia.

È seguito poi da tre cifre che identificano la società di distribuzione dell’energia e dalla sigla fissa E, che viene stabilita dall’Autorità. Successivamente, si compone di otto o nove cifre che indicano il codice punto di prelievo: questi numeri sono chiamati anche “codice identificativo del contatore”.

È possibile individuare il codice POD in diversi modi:

  • Sulla bolletta dell’energia elettrica, in genere alla sezione “dati fornitura”.
  • Richiedendolo al proprio fornitore, previa comunicazione dei dati dell’intestatario dell’utenza.
  • In alcuni casi, direttamente sul contatore, anche se può accadere che i moderni dispositivi elettronici riportino solo parte del codice.

Utilizzare il codice POD per risalire al fornitore di energia elettrica

È possibile utilizzare il codice POD per risalire al fornitore di energia elettrica?

La risposta è sì: nel caso in cui si avesse a disposizione il codice, per esempio dopo averlo individuato su una vecchia bolletta della luce, sarà possibile rivolgersi allo Sportello per il Consumatore di ARERA e, più precisamente, al servizio SMART Info.

In alternativa, si potrà fare riferimento al distributore locale, che è sempre a conoscenza del nominativo del fornitore di energia elettrica: sarà sufficiente inviargli comunicazione (in genere via fax) per ricevere una risposta entro trenta giorni.

Gelsia rinnova il proprio legame con il Gruppo Sportivo AVIS di Seregno, confermando il proprio ruolo di sponsor anche per il 2024. Una partnership che testimonia il profondo legame della società del perimetro AEB (Gruppo A2A) con il territorio.

Anche per la stagione in corso, Gelsia sarà dunque al fianco di GS AVIS, partecipando attivamente a una serie di prestigiose manifestazioni sportive di running e ciclismo. Tra queste spiccano eventi di grande richiamo come la Milano Marathon, la Rome Marathon, la Mezza maratona Meda, la Mezza maratona Monza, il Monza-Montevecchia eco trail, il Monza-Resegone trail oltre a eventi sul territorio seregnese tra cui StraSeregno, StraBrianza, Seregno Christmas Run e la stimolante sfida su due ruote da Tortona a Seregno. In tutte queste occasioni, il materiale tecnico del GS AVIS sarà brandizzato Gelsia.

Il continuo sostegno e la fiducia di Gelsia nel Gruppo Sportivo AVIS sono testimonianza del riconoscimento del valore della missione dell’associazione nel tessuto sociale. Il GS AVIS di Seregno si distingue come un pilastro consolidato, impegnato nel promuovere il benessere e l’integrazione sociale attraverso la pratica sportiva. Fondata nel 1976, l’associazione è affiliata alle federazioni sportive nazionali FIDAL, UISP e FIASP, sottolineando il suo impegno nel promuovere l’atletica leggera, il ciclismo e lo sport per tutti a livello nazionale.

Che l’intelligenza artificiale stia sempre più rapidamente diventando parte della nostra vita quotidiana – del nostro lavoro, del modo in cui cerchiamo informazioni, nel modo in cui costruiamo, ci curiamo o addirittura ci spostiamo – è ormai noto. E se, da un lato, questa straordinaria tecnologia offre incredibili potenzialità di applicazione, molte delle quali ancora inesplorate, unite a uno sviluppo ancora in parte inimmaginabile, il rovescio della medaglia sembra essere l’enorme quantità di energia che consuma.

La ragione è legata al fatto che sistemi avanzati come i chatbot AI di OpenAI e Google, che sono alimentati da enormi datacenter, richiedono inevitabilmente l’impiego di risorse energetiche significative. Lo dimostra il fatto che, dal 2012 ad oggi, il fabbisogno energetico dell’intelligenza artificiale è raddoppiato ogni 3,4 anni in considerazione dello sviluppo di applicazioni progressivamente più energivore, come il Machine Learning e il riconoscimento facciale (che possono consumare su base annuale l’equivalente dell’energia prodotta da ben quaranta centrali nucleari).

Secondo una ricerca condotta da Alex de Vries della Vrije Universiteit Amsterdam, entro il 2027 i data center che alimentano l’AI potrebbero consumare tra 85 e 134 terawattora di energia all’anno, equivalente addirittura al consumo di intere nazioni come l’Argentina o i Paesi Bassi. Si tratta di cifre davvero impressionanti, che equivalgono a circa lo 0,5% del consumo energetico globale, ossia di tutto il mondo.

Perché l’intelligenza artificiale richiede così tanta energia?

È normale chiedersi come possa una tecnologia richiedere un impiego di così massiccio di energia. La principale ragione sembra essere la potenza dei server che devono essere utilizzati per alimentare l’intelligenza artificiale, per loro natura altamente energivori.

Roberto Verdecchia, professore associato presso l’Università di Firenze, ha sottolineato l’importanza di considerare l’impatto ambientale dell’IA insieme alla sua precisione e velocità, seguendo magari l’esempio della California, dove le normative sulla divulgazione climatica potrebbero presto mettere sotto pressione le aziende di IA, come OpenAI e Google, obbligandole a rivelare la loro impronta di carbonio.

Tuttavia – e nonostante l’attenzione crescente da parte di istituzioni ed enti regolatori – almeno al momento attuale la fiorente industria dell’intelligenza artificiale è per la maggior parte autoregolamentata. E sebbene esistano già diversi incentivi finanziari per ridurre i costi energetici attraverso l’innovazione tecnologica, l’AI non sembra avere ancora chiare prospettive di diminuzione dei consumi.

C’è però un ulteriore fattore da considerare oltre al mero consumo di energia elettrica. Per raffreddare gli enormi data center che alimentano i sistemi di intelligenza artificiale sono infatti necessarie anche enormi quantità di acqua: ad esempio, Microsoft ha registrato un aumento del 34% nel suo consumo di acqua tra il 2021 e il 2022, corrispondente a 6,4 milioni di metri cubi di acqua ed equivalente alla capacità di 2.500 piscine olimpioniche.

Il consumo di risorse energetiche nel settore dell’IA è quindi destinato a trasformarsi in un problema significativo nei prossimi anni, e sebbene ci siano potenziali soluzioni che potrebbero aiutare l’ambiente, al momento i loro impatti positivi sono ancora troppo limitati per fare davvero la differenza.

In che modo l’intelligenza artificiale può ridurre i suoi consumi di energia

Secondo il MIT, il prestigioso Massachussetts Institute of Technology, potrebbero tuttavia essere presto disponibili nuovi strumenti per contribuire a ridurre l’energia consumata dai modelli di intelligenza artificiale e rendere tali consumi più trasparenti.

Se, infatti, sono ormai sempre più numerose le industrie chiamate ad esplicitare i consumi energetici esatti delle loro attività (si pensi ad esempio ai voli di linea e alle stime delle emissioni di carbonio, con relativi costi, sempre opportunamente documentate), tale trasparenza non esiste ancora nel settore informatico. Non si tratta di un problema da poco, specialmente in considerazione del fatto che l’IT emette, da solo, più gas serra dell’intero settore aereo.

In una fase storica in cui le previsioni indicano che, entro il 2030, i data center arriveranno ad assorbire fino al 21% della fornitura elettrica mondiale, è quindi importante trovare soluzioni efficienti in tempi rapidi.

A tal proposito, il Lincoln Laboratory Supercomputing Center (LLSC) del MIT sta sviluppando nuove tecniche per aiutare i data center a ridurre il consumo di energia. La strategia dei ricercatori consiste nell’operare a diversi livelli: è il caso degli hardware in grado di limitare la loro potenza, o degli strumenti che interrompono tempestivamente l’addestramento dei sistemi di AI. Oltre a diminuire l’esigenza energetica del modello, queste soluzioni non sembrano comprometterne la performance, né richiedono modifiche al codice o all’infrastruttura dei data center.

In particolare, il compromesso ideale potrebbe consistere nel limitare la potenza (e quindi risparmiare energia) dei data center e aumentare del 3% il tempo necessario a completare un’attività, senza che il sistema di intelligenza artificiale mostri significative ripercussioni a livello di prestazioni. Gli studiosi considerano questa soluzione accettabile, soprattutto perché i modelli vengono spesso addestrati nell’arco di giorni o addirittura mesi. In uno dei loro esperimenti in cui hanno addestrato il popolare modello linguistico BERT, limitando la potenza della GPU a 150 watt si è registrato ad esempio un aumento di due ore nel tempo di addestramento (da 80 a 82 ore), ma si è risparmiato contestualmente l’equivalente di una settimana di energia di una famiglia statunitense.

Più di tutto, però, il lavoro del LLSC è finalizzato a realizzare quella che potrebbe, domani, essere chiamata “informatica verde” o “green computing”, ossia una disciplina promotrice di una cultura della trasparenza sui consumi e, soprattutto, consapevole del proprio ruolo concreto nella costruzione di un mondo più ecosostenibile.

Si comunica che per le festività pasquali i Gelsia Point osserveranno i seguenti giorni di chiusura:

  • venerdì 29 marzo rimarranno chiusi i Gelsia Point di Seregno, Desio, Limbiate, Lissone, Cesano Maderno, Trezzo sull’Adda, Lentate sul Seveso e Besana in Brianza
  • sabato 30 marzo rimarranno chiusi i Gelsia Point di Seregno, Desio, Limbiate, Lissone, Cesano Maderno e Paderno Dugnano
  • martedì 2 aprile rimarranno chiusi i Gelsia Point di Lentate sul Seveso e Besana in Brianza

Completata l’apertura dei 4 nuovi presidi territoriali della società del Gruppo A2A
Salgono così a 14 i Gelsia Point presenti sul territorio della Brianza

Gelsia rafforza il suo radicamento territoriale con l’apertura del nuovo Gelsia Point di Vimercate, in via Vittorio Emanuele II, in pieno centro storico. Un presidio che rafforza la presenza della società del perimetro AEB (Gruppo A2A) nella zona orientale della Brianza. L’apertura del Point di Vimercate completa, inoltre, il piano di ampliamento lanciato a inizio marzo, con le aperture nei Comuni di Lentate sul Seveso, Besana in Brianza e Paderno Dugnano. Con Vimercate salgono dunque a 14 i Gelsia Point presenti sul territorio: una presenza capillare e qualificata che conferma l’impegno di Gelsia nel fornire servizi di qualità e vicinanza concreta per rispondere alle esigenze di famiglie e imprese.

I Gelsia Point rappresentano un punto di riferimento per i cittadini e le aziende, offrendo una vasta gamma di servizi dedicati alla gestione dell’energia, alla promozione della sostenibilità e alla consulenza personalizzata. Presso i nuovi Gelsia Point, i clienti potranno usufruire di:

  • Consulenza energetica personalizzata per ottimizzare i consumi e ridurre gli sprechi.
  • Informazioni dettagliate sui servizi offerti da Gelsia, inclusi l’approvvigionamento di energia elettrica e gas naturale proveniente da fonti rinnovabili.
  • Promozione di iniziative di efficienza energetica e sostenibilità ambientale.
  • Assistenza tecnica e supporto per la gestione dei contratti e delle pratiche amministrative.

Il Gelsia Point di Vimercate è aperto il lunedì dalle 14 alle 18, il martedì dalle 10 alle 16, il mercoledì dalle 14 alle 18, il giovedì dalle 10 alle 16, il venerdì dalle 9 alle 15 e il sabato dalle 9 alle 13. A disposizione dei cittadini c’è il servizio gratuito “Salta la Coda!”, con cui prenotare direttamente online il proprio appuntamento. Per ulteriori informazioni si prega di visitare il sito web di Gelsia www.gelsia.it o di contattare il servizio clienti al numero verde 800-478538.

Gelsia prosegue l’operazione di radicamento sul territorio, aprendo un nuovo Gelsia Point a Paderno Dugnano. Dopo le aperture delle scorse setmane a Lentate sul Seveso e Besana in Brianza, il nuovo Point rafforza ulteriormente l’impegno della società nel servire al meglio le comunità locali, offrendo soluzioni innovative e sostenibili per le esigenze energetiche dei propri clienti.

I Gelsia Point rappresentano infatti un punto di riferimento per i cittadini e le aziende, offrendo una vasta gamma di servizi dedicati alla gestione dell’energia, alla promozione della sostenibilità e alla consulenza personalizzata. Presso i nuovi Gelsia Point, i clienti potranno usufruire di:

  • Consulenza energetica personalizzata per ottimizzare i consumi e ridurre gli sprechi.
  • Informazioni dettagliate sui servizi offerti da Gelsia, inclusi l’approvvigionamento di energia elettrica e gas naturale proveniente da fonti rinnovabili.
  • Promozione di iniziative di efficienza energetica e sostenibilità ambientale.
  • Assistenza tecnica e supporto per la gestione dei contratti e delle pratiche amministrative.

Il Gelsia Point di Paderno Dugnano si trova in via Achille Grandi n.2. Una presenza che mira a consolidare il radicamento di Gelsia nell’Ovest della Brianza e nell’alto Milanese. Il nuovo point si aggiunge ai 12 già presenti sul territorio. La decisione di aprire nuovi Gelsia Point è il risultato della volontà della società di essere sempre più vicina alle comunità in cui opera, garantendo un servizio efficiente e di qualità. Inoltre, questa iniziativa contribuirà a promuovere la consapevolezza sui temi dell’energia e della sostenibilità, incoraggiando comportamenti responsabili e sostenibili.

Si comunica che venerdì 22 marzo il Gelsia Point di Trezzo sull’Adda rimarrà chiuso.

È stato inaugurato questa mattina il nuovo Gelsia Point di Besana in Brianza, in via Dante Alighieri. Un presidio territoriale per rafforzare la vicinanza della società alle comunità locali, offrendo soluzioni innovative e sostenibili per le esigenze energetiche dei propri clienti.

I Gelsia Point rappresentano infatti un punto di riferimento per i cittadini e le aziende, offrendo una vasta gamma di servizi dedicati alla gestione dell’energia, alla promozione della sostenibilità e alla consulenza personalizzata. Presso i nuovi Gelsia Point, i clienti potranno usufruire di:

  • Consulenza energetica personalizzata per ottimizzare i consumi e ridurre gli sprechi.
  • Informazioni dettagliate sui servizi offerti da Gelsia, inclusi l’approvvigionamento di energia elettrica e gas naturale proveniente da fonti rinnovabili.
  • Promozione di iniziative di efficienza energetica e sostenibilità ambientale.
  • Assistenza tecnica e supporto per la gestione dei contratti e delle pratiche amministrative.

Il Gelsia Point di Besana in Brianza si trova in via Dante Alighieri 32. La sua inaugurazione segue quella di Lentate sul Seveso, avvenuta sabato scorso, e precede quelle di Paderno Dugnano e Vimercate.  Questi quattro nuovi presidi territoriali, si aggiungono ai 10 Gelsia Point già presenti sul territorio, consolidando il radicamento della società in Brianza.

Gelsia apre quattro nuovi Gelsia Point nei comuni di Lentate sul Seveso, Besana in Brianza, Vimercate e Paderno Dugnano. Un’iniziativa che rafforza ulteriormente l’impegno della società nel servire al meglio le comunità locali, offrendo soluzioni innovative e sostenibili per le esigenze energetiche dei propri clienti.

I Gelsia Point rappresentano un punto di riferimento per i cittadini e le aziende, offrendo una vasta gamma di servizi dedicati alla gestione dell’energia, alla promozione della sostenibilità e alla consulenza personalizzata. Presso i nuovi Gelsia Point, i clienti potranno usufruire di:

  • Consulenza energetica personalizzata per ottimizzare i consumi e ridurre gli sprechi.
  • Informazioni dettagliate sui servizi offerti da Gelsia, inclusi l’approvvigionamento di energia elettrica e gas naturale proveniente da fonti rinnovabili.
  • Promozione di iniziative di efficienza energetica e sostenibilità ambientale.
  • Assistenza tecnica e supporto per la gestione dei contratti e delle pratiche amministrative.

Il Gelsia Point di Lentate sul Seveso, in via Roma 33, è stato inaugurato oggi, 02 marzo 2024: toccherà poi a quello di Besana in Brianza, in via Dante Alighieri 32. A seguire sono previste le inaugurazioni dei Point di Paderno Dugnano, in via Achille Grandi 2 e Vimercate, in via Vittorio Emanuele II, n. 11.

Questi quattro nuovi presidi territoriali, si aggiungono ai 10 Gelsia Point già presenti sul territorio, consolidando il radicamento della società in Brianza.

La decisione di aprire nuovi Gelsia Point è il risultato della volontà della società di essere sempre più vicina alle comunità in cui opera, garantendo un servizio efficiente e di qualità. Inoltre, questa iniziativa contribuirà a promuovere la consapevolezza sui temi dell’energia e della sostenibilità, incoraggiando comportamenti responsabili e sostenibili.

Informiamo che fino al 29/02/2024 sarà possibile pagare le bollette Gelsia presso gli sportelli della Banca Popolare di Sondrio (pagamento senza costi d’incasso aggiuntivi).

Dal 01/03/2024 le bollette Gelsia potranno essere pagate presso gli sportelli Banca Intesa solo in contanti senza costi d’incasso aggiuntivi presso le seguenti filiali:

    • Seregno: Piazza Risorgimento, 16
    • Limbiate: via Bainsizza, 4/A
    • Lissone: Piazza Papa Giovanni XXIII, 36
    • Cesano Maderno: via della Libertà, 5